#ingegneria civile
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Nel progetto europeo ECSTATIC, l’Università di Padova trasforma le fibre ottiche in sensori per monitorare terremoti, tsunami e infrastrutture in tempo reale. Scopri di più su Alessandria today.
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snapsmisterp · 1 year ago
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Il Vajont: Una Lezione di Storia e Memoria
La tragedia del Vajont, avvenuta il 9 ottobre 1963 nel nord Italia, è un ricordo struggente dell’interazione tra ingegneria umana e forze naturali. Il Museo della Memoria Vittime del Vajont, insieme a diversi siti significativi come la Diga del Vajont, l’area della frana, e il fiume Cellina, ha una grande importanza storica ed educativa. Di seguito, una breve descrizione di ciascuno dei luoghi…
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anaskhattabrp · 13 days ago
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Anas Khattab, noto anche come Abu Ahmad Hudoud, è nato nel 1987 nella città di Jayrud, situata nella regione occidentale di Qalamoun del governatorato di Rif Dimashq, in Siria. Inizialmente ha studiato ingegneria architettonica all'Università di Damasco prima di lasciare la Siria per l'Iraq nel 2008. Khattab ha ricevuto il soprannome di "Abu Ahmad Hudoud" (Hudoud significa "confini" in arabo) dai giorni trascorsi in Al-Qaeda sotto la guida di Abu Musab al-Zarqawi, che si è poi evoluta nello Stato Islamico in Iraq. A Khattab era stata affidata la gestione di una pensione al confine tra Siria e Iraq che preparava i combattenti che attraversavano il confine.
Vita personale
Khattab, secondo quanto riferito, è poliglotta ed è noto per la sua preferenza ad operare dietro le quinte. Nonostante la sua importanza, non sono state diffuse immagini pubbliche di lui fino alla sua nomina, avvenuta il 26 dicembre 2024. La sua formazione professionale in architettura contrasta con gli studi politici ed economici perseguiti da molti dei suoi contemporanei in Hay'at Tahrir al-Sham.
Il 5 aprile,Anas rompe i patti con l'Occidente di Yasser Arafat e quelli di Hamas per il supporto civile,supporto palestinese,striscia di Gaza e un possibile riconoscimento e invade la Spagna con un esercito forte per fondare una nuova al-Andalus.
Il 6 aprile, Anas fa un attacco terroristico violento contro Roma e fa alleanza con tanti gruppi di al-Qaeda.
Il 18 aprile, Anas conquista ufficialmente Roma.
Nello stesso giorno perde Palestina,conquista la Spagna e Roma, invade il nord Iraq.
Il 14 maggio,Anas crea una Roma musulmana distruggendo il Vaticano e conquista Cordova e Siviglia mentre l'Occidente si indebolisce.
Il 10 giugno,Anas conquista Spagna,Roma e Iraq con l'Occidente che si arrende e fa un patto di pace,prende una fama normale senza ricchezza e diffonde il baratto perché l'era dell'oro è finita,applica la legge della sharia e fa pagare le minoranze con il baratto a basso costo.
Data di nascita:
10 ottobre 1987
Religione:
Islam sunnita
Figli:
Yunus Khattab
Capo militare:
Abu Khattab al-Ghazi
Ruolo roleplay:
Califfo del califfato siriano
Residenza:
Damasco,Siria
Territori:
Siria,Libano,Turchia, Roma,Spagna,Giordania e Iraq
Religioni
Islam sunnita
Mitraismo/cristianesimo
Paganesimo romano
Ebraismo ortodosso
Agarismo
Precedessore:
Abu Omar
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mezzopieno-news · 3 months ago
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APRE A IMOLA IL PRIMO IMPIANTO IN EUROPA PER RICICLARE LA FIBRA DI CARBONIO
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A Imola (BO) è stato inaugurato il primo impianto in Europa in grado di riciclare la fibra di carbonio.
Questa struttura utilizza tecnologie per recuperare la fibra di carbonio, trasformando materiali inquinanti preziosi, fino ad ora considerati non riciclabili e non smaltibili. L’obiettivo del progetto è ridurre l’utilizzo di materie prime e limitare gli sprechi, integrando il materiale recuperato in nuovi processi produttivi. Il programma pionieristico FIB3R del Gruppo Hera coinvolge diverse aziende del territorio e rappresenta un modello virtuoso di economia circolare e un’eccellenza italiana realizzata dopo tre anni di sperimentazione scientifica in collaborazione con il dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna.
La fibra di carbonio è un materiale composto da filamenti sottilissimi di carbonio, estremamente leggero e resistente, con elevate prestazioni meccaniche. Utilizzata in numerosi settori come quello automobilistico, aerospaziale e nautico, quello sportivo, per biciclette, racchette da tennis, caschi e attrezzature che richiedono leggerezza e robustezza ma anche molto nell’edilizia e ingegneria civile, per il rinforzo di strutture come ponti o edifici, fino all’energia rinnovabile, per la produzione di pale eoliche, strutture dei pannelli solari e veicoli elettrici. Questo materiale è estremamente complesso da riciclare a causa delle resine polimeriche con cui è combinato che richiedono processi costosi e tecnologie avanzate per il trattamento, oltre alla degradazione delle proprietà del materiale e la difficile gestione dei rifiuti derivati da esso. Grazie al processo di rigenerazione che avviene all’interno di FIB3R, la fibra può essere riutilizzata in un ciclo potenzialmente infinito, abbattendo del 74% l’impatto ambientale.
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Fonte: Gruppo Hera; immagine di Pollinations
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VERIFICATO ALLA FONTE Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
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curiositasmundi · 4 months ago
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Il Collegio dell’accusa ha raccolto da diverse fonti, una messe di prove documentali e di testimonianze che raccontanoche dal 2018 in Rojava è in atto un sistematico e pervicace tentativo di sradicare il popolo curdo dalla propria terra, di distruggerne non solo la vita ma l’identità, la cultura, l’economia, costringendo migliaia di persone a fuggire. Con l’occupazione della città di Afrin è stata posta in essere una politica di ingegneria etnica con la sostituzione dei curdi, residenti nell’area, con popolazioni arabe sunnite e turcomanne, spesso a propria volta profughi a causa della guerra civile. Con la conseguenza che ad Afrin la popolazione curda è passata da oltre il 90% al 25% e il numero di sfollati dal Rojava è stimato in 300.000 persone.
Nel corso delle udienze sono state ascoltate testimonianze terribili (compresi documenti video) di attacchi indiscriminati su civili, come per esempio a Tel Rifaat nel dicembre 2019, in cui sono morti otto bambini che giocavano nel cortile di una scuola, oltre a numerosi altri feriti. Sono emerse prove evidenti della distruzione attraverso bombardamenti deliberati da parte della Turchia di risorse vitali, come le infrastrutture per l’elettricità, il gas, il petrolio, che hanno portato alla mancanza di combustibile e di acqua pulita con danni ambientali e alla salute dei civili nei villaggi, nei campi profughi, negli ospedali.
Particolarmente doloroso è stato il capitolo dei femminicidi. Il 12 ottobre del 2019 è stata assassinata da una banda di miliziani sostenuti dalla Turchia la dirigente politica Curda Hevrin Khalaf, 35 anni, segretaria generale e co-fondatrice del partito Siriano del futuro. In aula è stato proiettato un video girato dai suoi stessi assassini, in cui si odono le grida di scherno degli aguzzini che profanano il suo cadavere. Quindi sono state ascoltate le testimonianze coraggiose e drammatiche di alcune donne vittime degli stupri compiuti nelle prigioni di Afrin. Il ricorso ai femminicidi e allo stupro da parte dei militari turchi e delle milizie controllate dalla Turchia si profila come un tentativo deliberato di colpire attraverso i corpi delle donne uno degli assi portanti della rivoluzione del Rojava, e cioè la loro emancipazione e il ruolo politico centrale nell’attuazione del Confederalismo democratico.
Il bersaglio politico delle aggressioni della Turchia, effettuate direttamente attraverso i bombardamenti e indirettamente attraverso le milizie filoturche della SNA (Armata nazionale siriana), è l’Amministrazione Democratica Autonoma della Siria del Nord-Est (DAANES), un’esperienza di autogoverno democratico che realizza la convivenza pacifica di tutte le etnie presenti nel Nord est della Siria (curdi, yazidi, sunniti, sciiti), garantendo il pluralismo e promuovendo l’uguaglianza e il ruolo politico delle donne. Una autonomia che il popolo curdo ha conquistato a duro prezzo, nel corso della guerra civile, liberando la regione dall’ISIS attraverso una lotta portata avanti dalle milizie Ypg e Ypj (queste ultime composte da donne).
Il cambiamento del regime politico a Damasco non ha posto termine alle aggressioni della Turchia che nel mese di gennaio ha compiuto nuovi attacchi con droni provocando decine di morti. Il nuovo Governo siriano non ha formulato alcuna protesta per questa violazione della sua sovranità. Ciò rende molto incerto il futuro della regione in questa fase di transizione politica. Per questo è importante che la Comunità internazionale riconosca il valore dell’Amministrazione autonoma (DAANES) condizionando i rapporti con il nuovo Governo siriano al rispetto dell’autonomia di questa regione così come si è storicamente determinata.
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Elefanti e zanzare
Ci sono tanti modi di riempirsi di debiti, dai più nobili ai più beceri. C’è chi firma cambiali per comprarsi l macchinone, chi è costretto ad aprire un mutuo per pagare le spese mediche a un figlio. C’è chi compra una casa per la sua famiglia e chi, moderno Dimitri Karamazov, si sputtana tutto in feste donne alcol e droghe. C’è chi lo fa per se, chi per i propri familiari, chi per investimento e chi per vanagloria. E poi c’è Novello Malatesta, mio nuovo eroe. Siamo nel 1400, a Cesena. Si respira aria di Rinascimento, ma la vita non è affatto facile: l’Europa è devastata da ondate successive di peste nera, l’Italia è dilaniata da guerre. Le condizioni igieniche sono terribili, la mortalità infantile è altissima, l’aspettativa di vita media è di trentacinque anni. La cultura? Roba per pochi. La stampa devono ancora inventarla, la carta è poco diffusa, i libri sono rari e difficili da realizzare. Costosissimi. In un’epoca in cui potere e ricchezza si misuravano in terra, un manoscritto in pergamena arrivava a costare l’equivalente di due o tre poderi. Bene, in questo scenario si svolge la storia di Domenico Malatesta, signore di Cesena, soprannominato Novello. L’emblema dei Malatesta era l’elefante indiano, e Novello scelse come effige un Elefante accompagnato dall’epigrafe: “L’elefante non teme le zanzare” Era un bel personaggio Novello. Costantemente in lite col fratello Sigismondo, signore di Rimini; liti che per anni sfociarono in una sanguinosa guerra, terminata solo grazie all’intervento pacificatore degli Este. Ma le guerre col fratello erano solo una distrazione da quello che era il suo intento principale: far grande la sua città. E così, malgrado le guerre e le liti familiari, durante gli anni illuminati del suo governo commissionò fortificazioni, ospedali, importanti opere di ingegneria civile (tra cui addirittura un traforo nel quale far scorrere un canale che doveva alimentare mulini). E poi iniziò la costruzione di quello che era il suo sogno, e che diventò la sua ossessione: la grande Biblioteca Malatestiana, quella che diventerà la prima biblioteca civica d’Italia. Commissionò la costruzione all’architetto Matteo Nuti, e insieme a lui concepì quella che è uno dei più palpabili esempi di amore per la cultura. Il fuoco, nemico per definizione dei libri, era bandito, quindi niente candele. Per poter leggere serviva la luce, quindi la struttura doveva essere piena di finestre. Anche l’acqua è nemica dei libri, quindi serviva un giusto grado di umidità e un’adeguata areazione. Il risultato è una biblioteca pensata come una chiesa, dove però la divinità venerata sono i libri. I libri, preziosissimi, sono incatenati ai banchi, i meravigliosi “Plutei” in legno, che fanno da panche, scaffali e leggio. La particolarità qui è che non è il libro che viene portato al banco di lettura, ma è lo studioso che deve andare dal libro, che ha una sua posizione fissa. Il libro al centro, più dell’uomo che lo legge; il libro come oggetto di culto di rispetto e venerazione, in una biblioteca che sembra una Cattedrale. Così il nostro Novello, dopo aver definito il progetto, inizia a spendere per le opere di realizzazione. Intanto c’è la Peste, ci sono le guerre col fratello, ci sono le carestie: Novello non si fa distrarre, e porta avanti il suo sogno. La biblioteca sarà dichiaratamente pubblica, a beneficio della cittadinanza, ma ad un tratto le autorità cittadine, spaventate dall’aumentare vertiginoso dei costi, decidono di tagliare i fondi, dirottandoli su capitoli di spesa più concreti, e bloccano il progetto: Novello non si scoraggia, mette mano al suo ingente patrimonio personale, e di tasca sua continua a finanziare i lavori e ad acquistare volumi. I suoi consiglieri finanziari sono molto preoccupati, i fondi, pur abbondanti, sono agli sgoccioli, cercano di dissuaderlo e fermare quel suicidio economico: Novello se ne frega e compra sette rarissimi testi ebraici. Le casse sono ormai vuote, la biblioteca è completa ed inaugurata, ma non porta alcun reddito perché aperta gratuitamente a tutti gli studiosi; Novello riceve una lettera da Costantinopoli dove un suo agente ha reperito quattordici manoscritti greci, acquistabili per una somma da capogiro: Novello non ci pensa un attimo, si indebita mettendo a garanzia il suo patrimonio immobiliare personale e, contentissimo, perfeziona l’acquisto. Alla sua morte lascerà per testamento la biblioteca alla città di Cesena, con precise disposizioni sulla pubblica fruibilità e sulla figura professionale che dovrà prendersi cura dei libri (per i quali aveva previsto in pagamento di un fondo a parte). Ho un debole per chi vive di passioni. Se poi queste passioni sono destinate al bene collettivo, mi emoziono. Me lo immagino Novello, dopo aver firmato il mutuo per l’acquisto dei 14 codici greci; mi sembra di sentire la sua impazienza, nell’attesa che i libri arrivino da Costantinopoli; mi sembra di percepire il suo orgoglio, nel pensare a quanti potranno accedere gratuitamente a quella immensa fonte di cultura altrimenti preclusa a tutta l’Italia. Mi sembra di sentire i bisbigli e i mormorii dei suoi grigi burocrati, dei contabili, dei concittadini benpensanti che lo prendevano per pazzo: riempirsi di debiti per regalare libri al popolo, che follia! Ma gli elefanti non temono le zanzare E allora vai avanti Novello, per la tua strada. Da parte di tutti noi , amanti della lettura che hanno la fortuna di vivere in un’epoca in cui i libri sono accessibili a tutti, ti giunga un immenso ed imperituro grazie. E che questa storia possa aiutare tutti noi, ognuno di noi, a ricordarci ogni giorno come vogliamo vivere la nostra vita. Ogni giorno facciamo scelte che in qualche modo definiscono quello che siamo: Sta a noi decidere se essere Elefanti o Zanzare Foto di Andrea Sylos Labini per Cinque Colonne Magazine Read the full article
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stranotizie · 1 month ago
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💼 Titolo del lavoro: INGEGNERE CIVILE/AMBIENTALE 🏢 Azienda: Adecco 📍 Luogo: Brescia Offerta di Lavoro: Ingegnere Civile/Ambientale presso Adecco - Brescia Adecco cerca un Ingegnere Civile/Ambientale motivato e dinamico da inserire nel proprio team a Brescia. Se sei laureato in Ingegneria Civile o Ambientale e hai esperienza in progettazione, gestione di opere infrastrutturali e analisi ambientali, questa è l'opportunità che fa per te! Cerchiamo candidati con forte orientamento al problem solving, capacità di lavoro in team e buona conoscenza dei software di progettazione. Unisciti a noi per contribuire a progetti innovativi e sostenibili. Scopri di più e invia la tua candidatura oggi stesso! 🚀 Candidati Ora a:hover { transform: scale(1.05); box-shadow: 0px 6px 12px rgba(0, 0, 0, 0.3); }
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benzinazero · 2 months ago
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Ecco perché le strade sono piene di buche e rovinate: tutti i veicoli diventano sempre più grossi e pesanti. Ingegneria civile, regola della 4a potenza: il passaggio di un camion da 30 tonnellate danneggia la pavimentazione come *10.000 automobili*
La crescita delle dimensioni medie dei veicoli a motore, tanto delle automobili quanto di furgoni e camion, comporta una grande usura delle strade (e anche dei marciapiedi, quando i veicoli vengono parcheggiati irregolarmente o fanno manovre in strade troppo strette). Immagine da Wikipedia Commons In ingegneria civile la regola della quarta potenza (nota anche come legge della quarta potenza)…
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robycek · 2 months ago
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Introduzione all'innovazione nella progettazione architettonica Negli ultimi anni, l'industria dell'architettura e dell'ingegneria ha subito una trasformazione significativa grazie all'implementazione del Building Information Modeling (BIM). Tra gli strumenti più avanzati disponibili c'è Allplan BIM, una piattaforma potente che permette ai professionisti di gestire progetti complessi con maggiore efficienza e precisione. In questo articolo, esploreremo come Allplan BIM può rivoluzionare la progettazione architettonica e offrire un valore aggiunto ad architetti, ingegneri e geometri. Indice dei contenuti- Introduzione all'innovazione nella progettazione architettonica - Come sfruttare il cloud per la progettazione collaborativa - Render foto realistici in Allplan - tecniche e strumenti - Le migliori risorse gratuite per migliorare il tuo workflow BIM - Errori comuni nell’uso di Allplan e come evitarli - Domande Frequenti Come sfruttare il cloud per la progettazione collaborativa I vantaggi del cloud nel BIM Utilizzare il cloud nel processo di progettazione consente una vera e propria rivoluzione nel modo di collaborare. Ecco alcuni vantaggi chiave: - Accessibilità: I professionisti possono accedere ai loro progetti ovunque e in qualsiasi momento. - Collaborazione in tempo reale: Diverse parti interessate possono lavorare simultaneamente sullo stesso modello. - Risparmio di tempo: Condivisione istantanea delle modifiche e aggiornamenti immediati. - Sicurezza: Le piattaforme cloud offrono elevate misure di sicurezza per proteggere i dati sensibili dei progetti. Strumenti per la progettazione collaborativa nel cloud StrumentoFunzioneAllplan BimPlusPermette la gestione e separazione dei progettiBIMcollabPiattaforma per il coordinamento del BIMTrelloGestione dei task e delle comunicazioniSlackComunicazione istantanea tra membri del team Consigli per una collaborazione efficace - Stabilire ruoli chiari: Ogni membro del team deve sapere quali sono le proprie responsabilità. - Utilizzare template predefiniti: Facilitano l’inizio dei progetti mantenendo standard elevati di qualità. - Pianificare riunioni regolari: Permette di monitorare i progressi e affrontare eventuali problematiche in modo tempestivo. Render foto realistici in Allplan - tecniche e strumenti Creazione di render foto realistici La visualizzazione è un aspetto cruciale nel processo di progettazione. Allplan offre strumenti avanzati per la creazione di render fotorealistici: Tecniche di rendering - Luce e ombre: Comprendere come manipolare le fonti di luce e le ombre nel modello. - Materiali realistici: Utilizzare texture ad alta risoluzione per ottenere finiture naturali. - Composizione: Posizionare gli oggetti in modo strategico per ottenere una composizione equilibrata. Strumenti utili per il rendering - Viste in tempo reale: Risparmiano tempo e permettono di vedere il risultato finale immediatamente. - Rendering assessoriale: Aiuta a visualizzare le ombre e le luci in condizioni diverse. StrumentoDescrizioneAllplan RendererRendering integrato in AllplanV-RayPlugin per un rendering avanzatoEnscapeVisualizzazione in tempo reale Le migliori risorse gratuite per migliorare il tuo workflow BIM Ci sono molte risorse online che permettono ai professionisti di migliorare le loro competenze nel BIM e negli strumenti come Allplan. Ecco un elenco delle migliori: Risorse online gratuite - Corsi di formazione: Piattaforme come Coursera o edX offrono corsi gratuiti sul BIM. - Tutorial YouTube: Molti canali forniscono guide passo-passo sull'utilizzo di Allplan. - Forum di discussione: Le comunità online sono un ottimo luogo per condividere esperienze e risolvere problemi. Libri e pubblicazioni TitoloAutore"Il BIM. Guida completa al Building Information Modeling per committenti, architetti, ingegneri, gestori immobiliari e imprese"Giuseppe M. Di Giuda e  V. Villa "La gestione economica del progetto di Architettura e Ingegneria civile in ambiente BIM"Giampiero Brioni Errori comuni nell’uso di Allplan e come evitarli Utilizzare Allplan può non essere intuitivo all'inizio. Ecco alcuni errori comuni e suggerimenti per evitarli: Errori frequenti - Non aggiornare frequentemente il software: Questo può generare problemi di compatibilità. - Ignorare le impostazioni di importazione: È cruciale configurare correttamente il processo di importazione per evitare errori nei modelli. - Sottovalutare le dimensioni del progetto: Pianificare l’archiviazione in modo adeguato per gestire progetti di grandi dimensioni. Suggerimenti pratici - Formazione continua: Investire tempo nell'aggiornamento delle proprie competenze. - Utilizzare modelli standard: Per garantire la coerenza nei progetti. Domande Frequenti Che cos'è Allplan BIM? Allplan BIM è una piattaforma di progettazione utilizzata per gestire l'intero ciclo di vita dei progetti edili. Quali sono i vantaggi principali di utilizzare Allplan? Tra i vantaggi ci sono l'efficienza nella progettazione, la collaborazione migliorata e la possibilità di visualizzazione avanzata. Come posso fare rendering foto realistico in Allplan? Utilizzando strumenti integrati e tecniche di illuminazione e materiali realisti. Dove posso trovare risorse gratuite per migliorare l'uso di Allplan? Online ci sono corsi gratuiti, tutorial su YouTube e comunità di discussione. Quali errori comuni devo evitare quando uso Allplan? È importante aggiornare frequentemente il software, configurare correttamente le impostazioni di importazione e pianificare l'archiviazione. Lavorare nel cloud è sicuro? Sì, le piattaforme cloud offrono misure di sicurezza elevate per proteggere i dati. Posso collaborare in tempo reale su progetti con Allplan? Assolutamente, il cloud consente la collaborazione in tempo reale. Come posso migliorare la mia produttività nel workflow BIM? Utilizzando template predefiniti, pianificando riunioni e sfruttando le risorse gratuite disponibili. Read the full article
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uktimesnews · 3 years ago
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Università Popolare degli Studi di Milano
Traduzione italiana con aggiornamenti di Università Popolare degli Studi di Milano da en.wikipedia.org
L'Università Popolare degli Studi di Milano è una fabbrica di diplomi privata non accreditata, ovvero diplomificio o laureificio, che usa il termine università nel suo nome, sita a Milano.
Ambiguità del nome L'Università Popolare degli Studi di Milano non va confusa con l'Università degli Studi di Milano, che è una delle più importanti università italiane accreditate, né con l'Università Popolare di Milano (senza "degli Studi"), una storica scuola popolare fondata a Milano nel 1901, che non è più attiva — la sedicente "università" dice di essere collegata a questa antica istituzione, pur non avendo niente in comune con essa. In entrambi i casi, il nome differisce per una sola parola. Inoltre, l'organizzazione usa a volte la denominazione "Università Popolare di Milano", identica alla seconda.
L' "università" sostiene anche di essere proprietaria dell'"Accademia di belle arti di Milano", da non confondere con la storica e accreditata Accademia di belle arti di Brera a Milano. L'indirizzo della presunta accademia è sconosciuto.
In sostanza, trattasi del tipico esempio di tarocco universitario all'italiana.
Lauree dell'Università Popolare degli Studi di Milano o dell'Università Telematica Popolare degli Studi di Milano L'Università Popolare degli Studi di Milano è stata creata nel 2006 da Marco Grappeggia, alias Marco Edgardo Grappeggia, un ex mobiliere che, avendo abbandonato la vecchia attività commerciale fallita, aveva bisogno di raggranellare qualche soldo. Ha quindi pensato di passare dalla vendita di mobili alla vendita di "lauree". L'organizzazione non ha campus né dipendenti, e rilascia lauree triennali, magistrali, e perfino dottorati di ricerca sulla base di esperienze di vita e professionali. Non essendo accreditata dal Ministero italiano dell'università e della ricerca (MUR ex MIUR, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca), non è presente nella lista ufficiale delle università italiane.
Le lauree rilasciate sono medicina ortomolecolare e naturopatia, scienze olistiche, scienze politiche, sociologia, psicologia, criminologia e scienze dell'investigazione, beni culturali, giurisprudenza e diritto internazionale, scienze motorie e sportive, scienze della comunicazione, giornalismo, economia, marketing e finanza, ingegneria ambientale e ingegneria civile, ingegneria gestionale, moda e lusso, e altre su richiesta. La più allarmante è indubbiamente la "facoltà" di ingegneria civile, edile e ambientale. Pensate a cosa significa farsi progettare un palazzo, una ferrovia, un acquedotto o un'autostrada da un finto laureato in ingegneria civile.
Inoltre, l'Università Popolare degli Studi di Milano dice che l'ex presidente della Commissione Europea ed ex Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Romano Prodi ha conseguito una laurea dall'Università Popolare degli Studi di Milano, rappresentata da Marco Grappeggia, nella Città del Vaticano. La data della presunta cerimonia di laurea presso la Santa Sede è sconosciuta. Tuttavia, Prodi non cita l'Università Popolare degli Studi di Milano nella sua biografia ufficiale, e il video è sfocato, il che rende difficile stabilire se la persona sia davvero Prodi, oppure un imitatore. Inoltre, il sito ufficiale del Vaticano vatican.va non nomina minimamente l'Università Popolare degli Studi di Milano, cosa molto strana per un'ipotetica università che sostiene addirittura di organizzare cerimonie per il conferimento di lauree honoris causa all'interno del Vaticano stesso.
Come se non bastasse, Marco Grappeggia si inventa pure che la prima presidente della sedicente Università Popolare degli Studi di Milano è stata l'avvocato Tina Lagostena Bassi. Quest'ultima, se sapesse di essere tirata in ballo a sproposito in una truffa così grottesca, si rivolterebbe nella tomba.
Le "lauree" dell'Università Popolare degli Studi di Milano venivano anche vendute da SDL Centrostudi (SDL sta per "Serafino Di Loreto"), una società di multilevel-marketing che organizzava e vendeva azioni legali di massa — generalmente contro le banche, che venivano accusate di usura — motivo per il quale i fondatori sono attualmente processati per frode aggravata.
Nel 2021 l'Università Popolare degli Studi di Milano ha comunicato di accettare anche pagamenti anonimi tramite criptovalute (bitcoin ecc.), specialmente per rette, rate, costi vari o prezzi maggiori di 5000 euro.
Controversie legali dell'Università Popolare degli Studi di Milano
Secondo il "disclaimer" del sito e dei documenti allegati, l'Università Popolare degli Studi di Milano sostiene di non essere un'università italiana di Milano, bensì di essere un' "università internazionale" soggetta a un imprecisato "diritto internazionale" e non alla legge italiana; potrebbe quindi rilasciare lauree in Italia, a suo dire valide in Italia, senza essere accreditata né riconosciuta in Italia. Il "disclaimer" racconta che le lauree sono valide perché l'Università Popolare degli Studi di Milano è affiliata alla University of United Popular Nations (UUPN), una società a responsabilità limitata (Srl) creata a distanza da Grappeggia e la moglie in Ouagadougou, Burkina Faso (Africa sub-sahariana), nel 2012, e asseritamente operante anche in Costa d'Avorio. L'UUPN aveva due siti, www.uupn-edu.net e www.uupn.org, che però sono entrambi chiusi e sembrano essere stati sostituiti da www.uupn-edubf.org (in francese) e www.unidep-edu.org (in italiano). Il "disclaimer" racconta anche che la presunta università/società africana può rilasciare lauree nell'Unione Europea in virtù della Convenzione di Lisbona, anche se né il Burkina Faso né la Costa d'Avorio fanno parte del gruppo di paesi che hanno ratificato la Convenzione di Lisbona.
Nel 2011, l'ex senatore lucano Guido Viceconte, all'epoca in Forza Italia, ha affermato che le lauree dell'Università Popolare degli Studi di Milano dovevano essere riconosciute in Italia (e in Europa); ha quindi firmato un foglio — all'insaputa del Ministro dell'Istruzione in carica — in cui "prende atto" che l'Università Popolare degli Studi di Milano rilascerebbe lauree valide in Italia grazie alle sue presunte origini africane. Di conseguenza, da quel momento l'Università Popolare degli Studi di Milano ha iniziato a cercare visibilità dopo aver operato nell'ombra per alcuni anni. Non è mai stato chiarito cosa c'entri un politico della Basilicata con le vere o presunte università africane, e soprattutto come mai l'unico atto che ha firmato durante il suo incarico temporaneo di sottosegretario — è stato mandato via qualche settimana dopo — riguardi proprio la misteriosa Università Popolare degli Studi di Milano. In ogni caso, ormai il danno è compiuto, e l'ex senatore può godersi il vitalizio. Vale la pena ricordare che l'istituzione di un'università italiana o il riconoscimento di un'università preesistente (italiana o straniera) può avvenire solo con un decreto del Ministro o con una legge. Tuttavia, l'Università Popolare degli Studi di Milano non ha avuto nessun decreto e nessuna legge.
Pertanto, dal 2012, l'Università Popolare degli Studi di Milano ha ricevuto varie diffide dal MIUR ed è stata condannata con sentenza definitiva, ma la maggior parte dei suoi siti ancora pubblicizzano servizi e lauree, che vengono vendute prevalentemente online.
Nel 2016, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ha sanzionato l'Università Popolare degli Studi di Milano per pubblicità ingannevole su Internet. Il MIUR l'ha nuovamente diffidata nel 2014 e nel 2016; per ripicca, l'Università Popolare degli Studi di Milano ha fatto causa al Ministero dell'istruzione (MIUR/MUR) e al CIMEA sostenendo che fossero dei "diffamatori". Nel gennaio 2020, il MIUR, insieme al Consiglio Nazionale degli Agrotecnici presso il Ministero della Giustizia, ha ufficialmente dichiarato che le lauree dell'Università Popolare degli Studi di Milano non hanno valore in Italia (nota MIUR del 13 gennaio 2020, prot. n. 646) e l'organizzazione non è autorizzata a rilasciare lauree in Italia.
Nel 2019, l'Università Popolare degli Studi di Milano ha intentato un'altra causa contro il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR/MUR) e contro l'università telematica legalmente riconosciuta Niccolò Cusano di Roma che non aveva accettato una "laurea" dell'Università Popolare degli Studi di Milano, sostenendo che le lauree dell'Università Popolare degli Studi di Milano dovessero essere riconosciute sulla base del fatto che il Ministero aveva ignorato una email PEC e quindi dovesse valere il silenzio assenso. Nel 2021, il tribunale ha però dichiarato che l'Università Popolare degli Studi di Milano non è riconosciuta come università per la legge italiana e che le lauree non hanno valore legale in Italia, condannando quindi l'Università Popolare degli Studi di Milano al risarcimento delle spese legali nei confronti del MIUR (vedi sentenza). Inoltre, la sentenza rende noto che le autorità del Burkina Faso non conoscono nessuna università accreditata denominata "UUPN — University of United Popular Nations", a cui l'Università Popolare degli Studi di Milano dice di essere affiliata in Burkina Faso.
Infine, gli anni 2021 e 2022 rappresentano un vero e proprio massacro per l'Università Popolare degli Studi di Milano, che perde tutti i contenziosi di fronte ai TAR e al Consiglio di Stato. Poiché le sentenze sono molte e non abbiamo spazio per elencarle o commentarle, suggeriamo di consultare direttamente l'archivio di giustizia-amministrativa.it. Ad ogni modo, nessun giudice sembra più abboccare alla storiella dell'università autorizzata in Burkina Faso e Costa d'Avorio che potrebbe redistribuire lauree in Italia ecc. In effetti, nel 2022 il Consiglio di Stato ha condannato un "laureato" dell'Università Popolare degli Studi di Milano per avere utilizzato la cosiddetta laurea al fine di iscriversi a un ordine professionale italiano (cfr. sentenza TAR e sentenza Consiglio di Stato).
Indirizzi e siti web dell'Università Popolare degli Studi di Milano L'Università Popolare degli Studi di Milano ha cambiato molto spesso indirizzo e/o sito web. Tra i vari indirizzi troviamo Viale Tunisia 43 20124 Milano, Via Luigi Settembrini 33 20124 Milano, Corso Buenos Aires 65 20124 Milano, Via Terraggio 1 20123 Milano che in realtà era il vecchio indirizzo dell'altra vera Università Popolare di Milano, Via G. Murat 17 20159 Milano, Via Luciano Manara 5 20122 Milano, Via Quinto Aurelio Simmaco 7 00122 Ostia (Roma). Altre presunte sedi annunciate sono Torino, Cuneo e Loreto, ma gli indirizzi sono sconosciuti. In sostanza, poiché queste sedi non esistono, Grappeggia ha pensato di rinominare la sua Università Popolare degli Studi di Milano in Università Telematica Popolare degli Studi di Milano (o Università Popolare Telematica degli Studi di Milano), dicendo quindi che non c'è bisogno di nessuna sede perché tanto l'università sarebbe solo "telematica".
Nella miriade di siti web legati alle presunte sedi dell'Università Popolare degli Studi di Milano, spesso usati per scrivere opinioni e recensioni positive e completamente inventate, troviamo www.unimilano.org (attualmente chiuso), www.unipmi.org (attualmente chiuso), www.unimilano.net, www.universita-popolare.it (attualmente chiuso), www.unipopmi.it, www.iscrizioneuniversitaria.eu, www.universitapopolaremilano.online, www.laureainternazionale.eu, www.universitatelematica.info, www.universitapopolari.cloud, www.sdlcorporateuniversity.it (attualmente chiuso), www.unipmi.it (attualmente chiuso), www.unidep-edu.org (attualmente chiuso), www.unised.it (rivende le lauree in criminologia dell'Università Popolare degli Studi di Milano), www.isf.college (attualmente chiuso), centrostudisocrates.info (attualmente chiuso), www.upss.it (attualmente chiuso). Da anni, l'elenco di siti è in costante evoluzione.
L'Università Popolare degli Studi di Milano sostiene anche di avere una sede in Madagascar, anche se l'indirizzo è tuttora sconosciuto. Dice che la sede del Madagascar è stata creata il 17 ottobre 2017 con il patrocinio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; tuttavia, il comunicato ufficiale del Presidente rilasciato a seguito dell'incontro con il Presidente del Madagascar non parla di alcun accordo di questo genere.
L'Università Popolare degli Studi di Milano sostiene pure, sotto il falso nome di Università Popolare di Milano, di gestire una scuola di giornalismo a New York, anche se non è chiaro dove sarebbe collocata di preciso.
Yorker International University Il presidente dell'organizzazione, Marco Grappeggia, è anche fondatore e presidente della Yorker International University, che dice di trovarsi in vari luoghi: South Dakota, New York City, Florida e Argentina, ma in realtà sta a Milano e usa lo stesso indirizzo dell'Università Popolare degli Studi di Milano e perfino lo stesso indirizzo email [email protected] prima che, con molti anni di ritardo, Grappeggia iniziasse a cancellarlo dal suo arcipelago siti, soltanto dopo che fu reso noto qui. L'Ufficio per le autorizzazioni alle lauree dell'Oregon e il Dipartimento dell'istruzione dello stato di New York hanno reso noto che la Yorker International University non è stata mai accreditata. Tuttavia, la Yorker International University rilasciava lauree in Italia anche attraverso l'Università Paulo Freire, una piccola università privata situata in Nicaragua, già al centro di altri scandali. Qui trovate anche la foto: è una sorta di garage che sarebbe stata accreditata dal Nicaragua nel 2002. Poiché questa università privata del Nicaragua non aveva (e non ha neppure adesso) l'autorizzazione a rilasciare lauree in Italia, quelle lauree non sono valide, indipendentemente dal fatto che fossero lauree fasulle o meno in Nicaragua.
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scienza-magia · 6 months ago
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Venduti per milioni i dati personali in Cina
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In Cina fiorisce il mercato nero dei dati personali. In Cina scoppia il mercato nero dei dati sensibili che oltre a costringere le aziende a raccogliere informazioni sui propri utenti, il governo cinese sta puntando anche sui dipendenti delle imprese e degli organi statali, portandoli a ottenere dati privati e rivenderli a criminali. Oltre quindi alla raccolta centralizzata di dati operata dalle aziende tecnologiche, esiste un mercato nero parallelo che incentiva dipendenti e funzionari pubblici a vendere informazioni sensibili a cybercriminali e aziende, generando guadagni che possono raggiungere i 70.000 yuan al giorno (più di 9.000 euro). In un approfondimento sul tema, Jessica Lyons di  The Register spiega che questi “lavoratori in nero” non raccolgono solo i dati degli utenti normali, ma anche di alti funzionari del Partito Comunista Cinese e hacker ricercati dall’FBI, per scopi di monitoraggio e spionaggio. “Mentre la ricerca occidentale sul crimine informatico si concentra in modo particolare sui criminali del mondo anglofono e russo, esiste anche un’ampia comunità di criminali informatici di lingua cinese che si dedicano a truffe, crimini informatici di basso livello e con motivazioni finanziarie” ha affermato Kyla Cardona, ricercatrice di sicurezza di SpyCloud. Dietro questa operazione massiva ci sono dei broker di dati che agiscono come intermediari, reclutando persone con annunci espliciti. Alcuni di questi broker affermano di avere “contratti ufficiali” con le principali aziende di telecomunicazioni cinesi per accedere alle abitudini di navigazione degli utenti e rivenderle. A comprare queste informazioni non sono solo i cybercriminali, ma anche business legittimi che li sfruttano per aumentare le vendite. La Cina pullula di database di dati personali I dati raccolti finiscono nei cosiddetti “database di ingegneria sociale” o SGK (Shegong Ku). Questi database contengono nomi, indirizzi di residenza, date di nascite, numeri di telefono, email, informazioni bancarie e sanitarie, dettagli sulle proprietà dell’utente e anche foto e scansioni per il riconoscimento visivo. Tutte queste informazioni vengono pubblicizzate e vendute, o in alcuni casi addirittura fornite gratuitamente. È possibile inoltre effettuare ricerche generiche per pochi dollari (da 1 a 5 per ricerca), oppure sottoscrivere un abbonamento premium per accedere a informazioni dettagliate su un’azienda, spesso pubblicate da un insider. Lyons riporta che uno dei database più grandi, ora non più accessibile, conteneva informazioni di più di 3 milioni di utenti. Attualmente il database più grande ancora attivo ha 317.000 abbonati, molto superiore alla media di 90.000 per mese. “Se non riesci a trovare qualcosa su uno di questi, probabilmente lo trovi in un altro o in un canale cinese di leak. È una parte importante dell’intero ecosistema del cybercrime che in Occidente non è presente” ha affermato Cardona. In occasione della Cyberwarcon, Cardona e Aurora Johnson, un’altra ricercatrice di SpyCloud, hanno mostrato quanto è semplice accedere alle informazioni contenute nei database e soprattutto quanti dettagli si possono ottenere. Le due hanno ottenuto accesso ai dati di membri di alto livello del Partito e informazioni quali l’ID WeChat personale, gli hobby, lo stato civile, lo stipendio e il codice IMEI che identifica univocamente un dispositivo mobile. Accedere a tutte queste informazioni significa però anche riuscire a tracciare le attività dei cybercriminali e individuarli più facilmente. Cardona e Johnson hanno presentato come caso di studio quello relativo a Fu Qiand (alias StandNY), hacker accusato di attacchi informatici a livello globale. Accedendo ai dati contenuti negli SGK, i ricercatori hanno ottenuto numerosi dettagli personali dell’hacker, inclusi account violati, indirizzi IP e numeri di telefono. Il mercato nero dei dati personali in Cina è una minaccia non indifferente: sfruttando i meccanismi di sorveglianza di stato per fini illeciti, è un pericolo per tutti, dai cittadini comuni ai funzionari di alto rango. Questo fenomeno non ha conseguenze solo all’interno del Paese, ma alimenta un sistema cybercriminale che ha implicazioni globali. Se per i ricercatori occidentali queste dinamiche offrono nuove opportunità per tracciare le attività criminali, sollevano anche preoccupazioni crescenti sulla sicurezza dei dati e la privacy. Read the full article
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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DIVERSI SGUARDI SULL'ACQUA: Da aprile un ciclo di seminari sull'ecosistema urbano dei canali di Padova
L’Università di Padova organizza dal 3 aprile al 5 giugno “Diversi sguardi sull’acqua”, un ciclo di incontri pubblici sull’ecologia, la storia e la valorizzazione dei canali urbani. Scopri di più su Alessandria today. Il Dipartimento di Biologia, quello di Ingegneria civile, edile e ambientale e di Scienze storiche, geografiche e dell’antichità dell’Università di Padova, in collaborazione con la…
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lavoripubblici · 8 months ago
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🚨 Ingegneria civile: i numeri di una crisi
📉 Il rapporto del Centro Studi del CNI: nel 2023 i laureati in ingegneria civile sono stati soltanto il 6,6,% del totale, contro il 30% degli anni ’90
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anaskhattabrp · 2 months ago
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Anas Khattab, noto anche come Abu Ahmad Hudoud, è nato nel 1987 nella città di Jayrud, situata nella regione occidentale di Qalamoun del governatorato di Rif Dimashq, in Siria. Inizialmente ha studiato ingegneria architettonica all'Università di Damasco prima di lasciare la Siria per l'Iraq nel 2008. Khattab ha ricevuto il soprannome di "Abu Ahmad Hudoud" (Hudoud significa "confini" in arabo) dai giorni trascorsi in Al-Qaeda sotto la guida di Abu Musab al-Zarqawi, che si è poi evoluta nello Stato Islamico in Iraq. A Khattab era stata affidata la gestione di una pensione al confine tra Siria e Iraq che preparava i combattenti che attraversavano il confine.
Vita personale
Khattab, secondo quanto riferito, è poliglotta ed è noto per la sua preferenza ad operare dietro le quinte. Nonostante la sua importanza, non sono state diffuse immagini pubbliche di lui fino alla sua nomina, avvenuta il 26 dicembre 2024. La sua formazione professionale in architettura contrasta con gli studi politici ed economici perseguiti da molti dei suoi contemporanei in Hay'at Tahrir al-Sham.
Il 5 aprile,Anas rompe i patti con l'Occidente di Yasser Arafat e quelli di Hamas per il supporto civile,supporto palestinese,striscia di Gaza e un possibile riconoscimento e invade la Spagna con un esercito forte per fondare una nuova al-Andalus.
Il 6 aprile, Anas fa un attacco terroristico violento contro Roma e fa alleanza con tanti gruppi di al-Qaeda.
Il 18 aprile, Anas conquista ufficialmente Roma.
Nello stesso giorno perde Palestina,conquista la Spagna e Roma, invade il nord Iraq.
Data di nascita:
10 ottobre 1987
Religione:
Islam sunnita
Figli:
Yunus Khattab
Capo militare:
Abu Khattab al-Ghazi
Ruolo roleplay:
Califfo del califfato siriano
Territori:
Siria,Libano,Turchia, Roma e Spagna
Precedessore:
Abu Omar
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micro961 · 10 months ago
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Flavio Lucibello - Il nuovo romanzo “Verbello e Belsole, solo storie di paese”
Un viaggio satirico fra due paesi immaginari e rivali
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L’eclettica personalità di Flavio Lucibello presenta il suo nuovo romanzo “Verbello e Belsole, solo storie di paese”, disponibile dal 23 maggio 2024. Sull’Appennino centrale, sorgono due paesi immaginari: Verbello, desolato e autosufficiente, e Belsole, con un’esposizione invidiabile ed un turismo florido. I personaggi incarnano, in chiave tragicomica, l’ostilità e la rivalità fra questi due luoghi, offrendo uno spaccato satirico, che rappresenta a pieno la vita politica, culturale e sociale negli ultimi decenni dell’Italia. Le storie sono frutto della fantasia ma, in alcuni passi, appaiono estremamente lucide, realistiche, facendo sorgere dubbi e riflessioni nel pubblico di lettori. I quattro episodi narrati, infatti, riguardano dei fatti di cronaca plausibili: la folle distorsione delle radici culturali per pura speculazione politica; l’aggressione al territorio per uno sfruttamento sempre più irreversibile; i rapporti interpersonali che si confrontano con i compromessi quotidiani e la gestione del potere; infine, l’apparenza, che spesso nasconde ben altre figure e scopi.  Il rovesciamento delle situazioni, il paradosso e la follia sono gli elementi fondamentali di questo romanzo, che riflette sulla tragica realtà attraverso il riso. “Verbello e Belsole, solo storie di paese” hanno già riscosso successo e, sia il pubblico sia la critica, si sono espressi positivamente in merito alla scorrevolezza e al vivido umorismo che anima la trama.
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Storia dell’autore
Flavio Lucibello nasce a Roma, sessantacinque anni fa. Ha lavorato per 43 anni in un Ente Pubblico di Ricerca e, nel frattempo, si è laureato in Ingegneria e Scienze della Formazione. Negli ultimi dieci anni della sua carriera ha fondato il Consorzio di Ricerca Hypatia, per lo sviluppo sostenibile, ispirandosi a Ipazia di Alessandria la prima martire della scienza; poi, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, la Fondazione Edoardo Amaldi. Sia Ipazia che Edoardo Amaldi hanno in comune il fatto che, oltre a essere dei grandi scienziati, misero il loro sapere a disposizione della collettività, con l’intento di migliorare la società in cui vivevano. L’autore è fermamente convinto che scienza e conoscenza, se affiancate da solidi principi etici, possano migliorare l’uomo e di conseguenza la società e il vivere civile. Ha iniziato a scrivere storie per poter arrivare al cuore delle persone, abbandonando la “freddezza” di strumenti che lo ha accompagnato nel corso della sua vita, quando i saggi e la produzione scientifica erano parte integrante della sua quotidianità.
“Il motivo per cui ho deciso di mettermi a scrivere storie ora sta tutto nel voler condividere con gli altri le esperienze, i pensieri e le passioni che mi hanno accompagnato durante questo percorso utilizzando un mezzo meno “freddo” e tecnico, come può essere un saggio o una pubblicazione scientifica, per arrivare alla mente e al cuore delle persone.
Per trasmettere l’amore per la natura, per la conoscenza, per i valori umani ed etici che la società che abbiamo creato tende a rinnegare.” Flavio Lucibello
I temi che gli sono più a cuore sono: la tutela dell’ambiente e la difesa della memoria storica. “…l’uomo non è esposto soltanto alla minaccia dell’olocausto nucleare o ai pericoli che nascono dall’inquinamento e dalla distruzione dell’ambiente: c’è una malattia più sottile che lo insidia, ed è il declino delle sue qualità più specificatamente umane”. Questo scriveva Konrad Lorenz nel 1983 (Il declino dell’uomo): dopo quarant’anni, vede il suo timore prendere forma.
Nel 2021 Flavio ha pubblicato “Diario di uno che ci aveva creduto”, una raccolta di racconti dove è inserito “Accadde ‘na notte a Roma”, grazie al quale ha vinto il premio Città sul Ponte di Firenze e il Premio Letterario internazionale Città di Cattolica 2022. Il libro è stato adottato come libro di lettura per l’estate da alcuni licei della provincia di Roma. Ottiene, nel 2023, il Premio Giuria Lettori al concorso letterario “Un libro amico per l’inverno 2023”, con “Il suo nome era Vladimiro. Alla ricerca del lupo cerviero” (2021) edito da La Caravella. Nel 2023 arriva anche una menzione speciale al Premio Caravaggio 2023 e finalista al Concorso letterario internazionale città di Como 2023 grazie alla pubblicazione de “La belva più feroce” (2022) edito sempre dalla casa editrice La Caravella.
Il racconto “Le ultime note” si è classificato secondo inedito al concorso VICTORIA 3.0 2022 ed è tra i finalisti del concorso letterario “Un racconto nel cassetto” e del concorso letterario Scrivendo 2023. Il romanzo “Quei semplici, preziosi attimi di normalità” è stato premiato come inedito al Concorso letterario Città di Castello 2023 ed è finalista al Premio Internazionale Mario Luzi e nel marzo 2024 è stato pubblicato da Capponi Editore. Il libro “Verbello e Belsole, solo storie di paese” è attualmente in promozione nazionale, mentre “Memorie de ‘no stagnaro” è in fase di pubblicazione con distribuzione su Amazon.  Inoltre, l’autore è tra i finalisti del Concorso “Ioscrittore 2024” del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, con un nuovo romanzo il cui titolo deve rimanere segreto fino all’aggiudicazione finale.
Instagram: https://www.instagram.com/il.lupo.cerviero/
Facebook: https://www.facebook.com/flaviolucibell/
YouTube: https://www.youtube.com/@illupocerviero-librieracco4479
Web Site: https://www.illupocerviero.it/
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ictadmin · 11 months ago
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Cos'è la Responsabilità Professionale nel Diritto Civile Italiano?
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Negli ultimi anni, le cause per responsabilità professionale sono aumentate notevolmente. Questo incremento è spesso attribuito ai ritmi sempre più frenetici a cui questi professionisti sono sottoposti. Aumentano le possibilità di errori e le controversie legali, giustificate o meno.
Responsabilità professionale: un tema attuale
La crescente complessità delle attività professionali e le maggiori aspettative dei clienti hanno reso il tema della responsabilità professionale sempre più rilevante. La responsabilità civile professionale è un principio cardine che regola le relazioni tra i professionisti e i loro clienti o utenti dei servizi offerti.
Questo principio implica che un professionista è legalmente responsabile dei danni derivanti da errori, omissioni o negligenze commesse nell'esercizio delle proprie mansioni.
Responsabilità professionale e principio di diligenza
Il codice civile italiano prevede che i professionisti debbano esercitare la loro attività con la massima diligenza, competenza e attenzione possibile, conformemente agli standard accettati dalla comunità professionale. Quando questi standard non vengono rispettati e si verifica un danno, il professionista può essere ritenuto responsabile e obbligato a risarcire il danneggiato.
Questo principio di diligenza si traduce in un obbligo di mezzo, piuttosto che di risultato, in molti casi. Ciò significa che il professionista deve fare tutto quanto in suo potere per eseguire correttamente il proprio lavoro, ma non è sempre garantito il successo dell'operazione o del servizio prestato.
Da cosa deriva la responsabilità professionale?
La responsabilità civile professionale si applica a vari settori, inclusi medicina, legge, architettura, ingegneria, consulenza finanziaria e molti altri. Il codice civile italiano e le normative specifiche di settore disciplinano questo tipo di responsabilità, stabilendo i criteri per valutare la colpa e i conseguenti risarcimenti.
La responsabilità civile professionale può derivare da una varietà di situazioni, come errori di diagnosi medica, consulenze finanziarie inadeguate, consigli legali errati, progettazioni di edifici difettose e altro ancora.
Ad esempio, un medico può essere ritenuto responsabile se un paziente subisce un danno a causa di una diagnosi errata o di un trattamento non appropriato. Allo stesso modo, un avvocato può essere ritenuto responsabile per negligenza se non fornisce una consulenza legale adeguata che porti a conseguenze negative per il cliente.
L’importanza della copertura assicurativa
È essenziale che i professionisti dispongano di una copertura assicurativa adeguata ad affrontare eventuali richieste di risarcimento danni. L'assicurazione di responsabilità civile professionale è una garanzia fondamentale per proteggere il professionista dalle conseguenze finanziarie di un possibile errore o negligenza.
Questa copertura permette di gestire meglio il rischio associato all'attività professionale e di offrire un risarcimento adeguato alle vittime di eventuali danni, anche in caso di cause per responsabilità professionale.
Una questione di responsabilità etica e giuridica
La responsabilità civile professionale non è solo una questione legale, ma anche etica. I professionisti hanno il dovere morale di agire nell'interesse dei loro clienti, evitando comportamenti negligenti o irresponsabili che potrebbero causare danni.
Devono anche essere trasparenti riguardo alle proprie competenze e limitazioni, evitando di accettare incarichi per i quali non sono adeguatamente qualificati. La trasparenza e l'onestà sono elementi chiave per mantenere la fiducia dei clienti e garantire un rapporto professionale corretto e leale.
Gli organismi di regolamentazione professionale spesso stabiliscono codici di condotta e linee guida per promuovere la responsabilità civile professionale e garantire che i professionisti rispettino gli standard etici e professionali più elevati.
Questi codici possono includere disposizioni specifiche sulla diligenza professionale, la trasparenza, la confidenzialità e il rispetto dei diritti dei clienti. Ad esempio, l'Ordine degli Avvocati o l'Ordine dei Medici possono emanare regolamenti e linee guida per assicurare che i loro iscritti mantengano alti standard di professionalità e rispetto delle normative vigenti.
Conclusione
In conclusione, la responsabilità civile professionale è un pilastro fondamentale della pratica professionale in molti settori. Essa richiede ai professionisti di agire con la massima diligenza e competenza, proteggendo i loro clienti dai danni derivanti da errori o negligenze.
È importante ricordare che la responsabilità civile professionale può variare a seconda della natura specifica dell'attività e delle circostanze del caso. Per questo motivo, in caso di problemi, è sempre opportuno rivolgersi ad avvocati con esperienza in diritto civile. Un legale specializzato può fornire la consulenza necessaria per comprendere appieno i diritti e i doveri dei professionisti e dei loro clienti, garantendo una gestione efficace e corretta delle controversie legali.
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